CURIOSITA' SULL'ALSAZIA
L’Alsazia è forse la zona dove la produzione di vino è stata valorizzata in tempi recenti ma la coltivazione della vite si praticava sin dal Medio Evo ove facevano bella mostra di sè sui deschi reali con il nome di "Vins d'Aussay". Il vigneto alsaziano, abbarbicato sui pendii dei Vosgi, si snoda lungo il percorso del Renoper una lunghezza di circa 100 km e a un massimo di 5 km di larghezza, equivalenti a circa 13.000 ettari in totale, per una produzione che raggiunge in media 1.000.000 di ettolitri all'anno. La proprietà è molto frammentata in Alsazia vi sono 8.000 vitioltori dei quali il 62% possiede meno di un ettaro, il 28,2% da 1 a 5 ettari e solo il 9,3% possiede più di 5 ettari. La vite cresce al riparo dai venti freddi ed umidi del Nord-Ovest grazie alla catena dei Vosgi che fa da scudo; grazie all’esposizione a Sud-Est, la vigna usufruisce di uno dei climi più secchi di Francia e di un tempo particolarmente soleggiato fino ad autunno inoltrato. La composizione del terreno è molto varia l’orizzonte litologico è di origine mesozoica, ma possiamo trovare numerosi terreni molti diversi tra loro: dai gres formatisi nel triassico ai calcari risalenti al jurassico, alle marne e alle argille del terziario e alle sabbie ed ai limi di età più recente. Questa importante caratteristica permette di differenziare in modo evidente le zone di produzione ponendo in evidenza alcuni siti denominati “Grand cru”, dove la vigna si esprime al meglio. L'Alsazia è una delle rare regioni di Francia ove i vini sono generalmente indicati, oltre che con la loro Appellation, con il nome del vitigno dal quale sono derivati. I vitigni che si coltivano in questa regione sono sette quattro a bacca bianca e tre a bacca colorata. Nonostante vi siano tre vitigni che presentano colore solo uno, pinot nero viene vinificato in rosso, gli altri due il gewurztraminer e il pinot grigio, invece, vengono sempre vinificati in bianco.
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